Il piano dell’ego per il perdono viene molto più usato di quello di Dio. Questo avviene perché viene intrapreso da guaritori non guariti, e quindi è dell’ego. Consideriamo ora con maggiore attenzione il guaritore non guarito. Per definizione, sta cercando di dare ciò che non ha ricevuto. Se il guaritore non guarito fosse un teologo, per esempio, potrebbe iniziare con la premessa: “Sono un miserabile peccatore, e tu altrettanto”. Se fosse uno psicoterapeuta, sarebbe più probabile che iniziasse col credere in modo altrettanto incredibile che l’attacco è reale sia per sé stesso che per il paziente, ma che ciò non ha importanza per nessuno dei due.